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– Mi scusi, ma lei ha una laurea e fa la barista? -.
– Ma con una laurea in lettere che cosa ti aspetti? -.
– Perché non ha fatto l’insegnante? -.
– Doveva andare all’estero! Questo paese non dà futuro! -.
– Ehhhh è arrivata… Se andiamo tutti all’estero chi rimane a combattere per l’Italia? -.
– Noi tanto possiamo farci poco, se non ci pensano i politici… -.
– … quelli si mangiano solo i nostri soldi-.
– Nah! Se pensi queste cose non ne esci più. Nella vita ti devi divertire -.
– Keep calm e stai sereno! -.
– Tanto i giovani di oggi non hanno più valori -.
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Chiacchiere. Qui nel mio caffè letterario se ne fanno in continuazione. Spero che non abbiate immaginato le battute qui sopra come un dialogo tra me e altri due perché non è così. Innanzitutto io non ho aperto bocca (non ci sono riuscita), poi la discussione ha coinvolto diverse persone riunite intorno al bancone. Sta ancora andando avanti. Non so per quale motivo, ma sono arrivati a dire che non esistono più le mezze stagioni.
La bellezza dell’avere un caffè letterario
Roba già sentita. Ma, come vi dicevo, di chiacchiere qui al caffè se ne fanno tante e non sempre posso aspettarmi originalità. Fortunatamente, gli affari vanno bene e la clientela è vasta. Arrivano molte persone nuove e quando ci si conosce per la prima volta è difficile che si vada al fondo delle opinioni. Inoltre, molti si fermano solo per il tempo di un caffè, pochi minuti. Troppo pochi per andare oltre chiacchiere simili. C’è anche chi sosta più a lungo e rende omaggio ai libri che ci sono leggendoli o discutendone con me. Insomma, a volte si parla di cosa significa essere al mondo, altre del tempo: così è, se mi pare… ma pure se non mi pare!
C’è varietà nel mio SfogliaCaffè (così si chiama). Movimento, energia, curiosità. È un luogo d’incontro, di scambio, di passaggio. È un punto di convergenza di esistenze e di esperienze. E poi ci sono tanti libri che portano ancora più vite e ancora più vicende. Vite di vita e vite di carta al sapore di caffè. Il paradiso, l’inferno, le maree, tutti i sapori e i suoni dell’universo, la fantasia e le emozioni che solo una memoria commossa può smuovere e sostenere. Non sappiamo tutto di tutti, sarebbe impossibile. Ma siamo insieme, siamo umani, siamo in connessione.
Lasciate ogni incredulità voi che leggete
Sarà forse questo continuo entrare e uscire di esistenze che provoca lo strano fenomeno che si verifica in maniera abbastanza costante nel mio caffè letterario. Non lo so, è una mia idea… non sono ancora riuscita a darmi una spiegazione razionale o scientifica (anche perché sono laureata in lettere, cosa voglio spiegare in maniera scientifica?!?).
Sì, vabbè, mi direte voi… che succederà mai…
Siete curiosi? Ve lo dirò, vi racconterò tutto quello che è successo. Cercherò di essere il più precisa possibile e di non tralasciare nulla. Vi chiedo solo di ascoltarmi fino alla fine, senza interrompere, anche se quello che leggerete vi sembrerà assurdo o poco comprensibile. E, per favore, mantenete una mente aperta: credetemi. Tutto quello che vi riporto ve lo dico perché è importante e verissimo!
Per ora vi saluto qui, mi chiamano al banco.
Grazie di essere venuti a farmi visita nel mio SfogliaCaffè, spero che i Muffin di Harry Potter all’acquaviola vi siano piaciuti. Quando tornate, continuerò a raccontarvi la storia di questo posto assai bizzarro che mi sta regalando nel tempo numerose sorprese e scoperte.
Vi aspetto presto, alla prossima!
Federica,
Barista e Letterata di SfogliaCaffè